Tra editoria ed esoeditoria: l’Archivio Luciano Caruso

      L’Archivio-Biblioteca Luciano Caruso, promuove in Italia e all’estero l’attività dell’artista Luciano Caruso: un percorso creativo nella poesia e scrittura visiva o visuale, nel libro-oggetto, nel libro-opera o libro d’artista. Si tratta di sperimentazioni artistiche e letterarie sviluppatesi nell’atmosfera d’avanguardia degli anni Sessanta e Settanta con l’intento di creare una sorta di unione, di ponte, tra scrittura e pittura.

Caruso è stato anche intellettuale, letterato, poeta e critico. La varietà della sua produzione, sia dal punto di vista del contenuto sia da quello dei supporti, ha richiesto strategie articolate di catalogazione e fruizione, in modo da valorizzare potenziale informativo del corpus e dargli una descrizione coerente.

Ciò è stato possibile grazie anche ad un cofinanziamento da parte dello SDIAF (Sistema Documentario) che dal 2016 ha consentito all’Archivio-Biblioteca Luciano Caruso di attivare un progetto di catalogazione del suo patrimonio librario.

          All’interno delle sale dell’Archivio-Biblioteca, la documentazione si presenta collocata sugli scaffali in maniera sistematica, rispettando in maniera fedele la disposizione che precedentemente l’artista aveva nel suo studio. La sede, sita in via Ginori n. 23, è aperta agli studiosi ed agli appassionati del settore e fornisce servizi di consultazione in loco e di consulenza bibliografica. Il catalogo on-line è consultabile sul sito dello SDIAF.

          L’attività di collaborazione tra la Diderot e l’Archivio-Biblioteca Luciano Caruso ha riguardato la catalogazione di circa 600 periodici, circa 200 esemplari di esoeditoria, circa 180 manifesti e circa 600 spogli, e l’immissione on-line della documentazione descritta sull’opac SDIAF e consultabile anche da SBN (catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale). La catalogazione è stata effettuata tramite il software di gestione bibliografica Easycat, utilizzando le regole di catalogazione Reicat e ISBD.

          La catalogazione della documentazione si è presentata come un’attività eterogenea e di ampio respiro, con problematiche particolari difficilmente generalizzabili, dovute non solo a questioni di carattere propriamente catalografico, ma anche alle diverse lingue rintracciate nei testi. Sono stati schedati e descritti anche un numero rilevante di esemplari rari e pregiati, che documentano una produzione italiana e straniera del Novecento di edizioni a tiratura limitata: un nucleo di libri e riviste d’artista di inestimabile valore, vere e proprie opere d’arte.

          In particolare, il materiale catalogato ha riguardato documenti quali:

  • periodici,
  • esoeditoria,
  • manifesti,
  • opuscoli,
  • spogli di periodici e di monografie.

                   Alcune pubblicazioni periodiche si presentano con una consistenza completa, considerando anche quelle pubblicate come numeri unici. Il seriale è più di tutti “frutto del suo tempo”, vero e proprio manifesto della storia, dell’ideologia politico-culturale e, particolarmente in questo caso, di quella artistica della sua epoca.

          La catalogazione della documentazione di esoeditoria, produzione editoriale “esterna” ai canali commerciali usuali e quindi non condizionata dal mercato né dal potere economico e politico, ha richiesto particolare attenzione catalografica e una cura specifica, in particolare nella compilazione di campi quali la Collazione e le Note.

          La trattazione dei manifesti ha seguito le regole di catalogazione Reicat e la Guida SBN per il materiale grafico. In questo caso sono state individuate coerenti e dettagliate codifiche per il materiale non testuale e soddisfatte specifiche richieste catalografiche. Un accurato utilizzo delle varie note sia nel record che nell’esemplare, ha contribuito a rendere più completa l’attività catalografica.

          La catalogazione degli spogli, ha riguardato non solo materiale a stampa ma anche materiale grafico, quest’ultimo costituito per lo più da pregiate riproduzioni fotografiche di opere grafiche autentiche o di incisioni originali. Anche gli spogli sono consultabili dal catalogo SBN.

          Parallelamente a tale attività sono stati creati, quando opportuno, nuovi record di authority e sono state segnalate particolari note di esemplare quando riscontrate sulla documentazione.

          Durante l’attività di collaborazione con l’Archivio-Biblioteca Luciano Caruso, sono stati molti i documenti la cui particolarità e singolarità hanno catturato l’attenzione e l’interesse delle catalogatrici: molti di essi unici nel loro genere, altri singoli testimoni di un evento o di un’esposizione, altri ancora contenenti note, dediche o lettere autografe. L’ispezione del materiale bibliografico e il suo inserimento nella banca dati SDIAF si sono dimostrate due attività significative e stimolanti da un punto di vista sia lavorativo che intellettuale.

Questo percorso si è concluso con una giornata di studio promossa dall’Archivio Luciano Caruso e dalla rete SDIAF, con la docenza della Diderot, durante la quale sono stati esposti i criteri di catalogazione in una Biblioteca d’autore, facendo un excursus del lavoro svolto e delle metodologie adottate.